In quest’ultima parte di anno, le bollette sono considerate da tutte le famiglie italiane il peggior incubo di notte e di giorno.
Aumenti su aumenti rischiano di far collassare le finanze familiari e, come conseguenza, si va verso un blocco dell’economia. Le famiglie, se non si porrà almeno un limite ai rincari, avranno difficoltà negli acquisti. Anche solo andare a fare la spesa per comprare beni di prima necessità sarà un tabù.
L’ Arera, nell’ottica di tutelare gli utenti, ha chiesto al Governo maggiori garanzie sugli aiuti che verranno messi in campo. Soprattutto, ha richiesto al governo Meloni di posticipare la fine del mercato tutelato del gas naturale, così come quello della luce, al 2024.
La risposta del Governo non si è fatta attendere. Richiesta accolta e nuova stangata in bolletta evitata.
Il governo Meloni ha accolto la richiesta di Arera. L’autorità per l’energia lo chiedeva da tempo, ma invano. Il mercato tutelato per il gas non finirà tra poche settimane, ma a gennaio 2024. La scadenza viene uniformata a quella dell’energia elettrica. Per entrambi i servizi coinvolti nella crisi energetica, in questo modo, si cerca di limitare gli aumenti per famiglie e imprese.
Prima dell’inizio dei rincari in bolletta, il passaggio al mercato libero sembrava molto vantaggioso. C’erano molte offerte a prezzo fisso molto competitive e quelle a prezzo variabile non destavano preoccupazioni.
Oggi è impossibile firmare contratti così. In alcuni casi si può arrivare a pagare molto di più del mercato tutelato. Inoltre, ci sono stati cambi unilaterali di contratto da parte delle società. Per questo il Garante dei consumatori, l’Antitrust, ha aperto un’istruttoria contro quattro compagnie di gas e luce, con contestazioni molto severe. L’accusa è di aver “approfittato” del caro-energia.
Le associazioni di consumatori sono felici per lo slittamento. Secondo Assoutenti con la proroga si evita una “nuova stangata sulle tasche delle famiglie” e delle imprese a gennaio 2023, anche a fronte dell’aumento dei costi nel mercato libero.
Inoltre, Arera ha deciso che l’aggiornamento delle tariffe passi da trimestrale a mensile per proteggere i consumatori. Oggi il regime tutelato è così simile a una vecchia offerta di mercato libero, solo che invece di un operatore privato c’è Arera a contrattare i prezzi.
Ma conviene davvero passare al mercato libero? Occhio anche ai cambi di contratto unilaterali.
Il mercato libero propone opportunità di risparmio vero e proprio solo con alcuni contratti a prezzo variabile. Questi daranno un guadagno nell’immediato, ma firmandoli si rimane in balia del prezzo dell’energia sui mercati internazionali. Futuri aumenti si riverseranno, così, tutti in bolletta.
Attenzione anche ai cambi unilaterali di contratto. Infatti, l’Antitrust ha aperto procedimenti istruttori contro Iren, Iberdrola, E.on e Dolomiti. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha riscontrato errori nelle comunicazioni ai clienti, modifiche unilaterali dei prezzi e minacce di distacco della corrente elettrica e del gas.