Il forno è uno strumento usato fin dall’antichità. Infatti, sin dalla scoperta del fuoco, un’attività tra le più antiche, in cui l’uomo si è impegnato, è cuocere gli alimenti.
Esistono tantissimi tipi di forno. Abbiamo i forni a combustione, come quelli a gas o legna. C’è il forno a microonde che scalda il cibo utilizzando, appunto, le microonde. Infine, c’è il forno elettrico che è il tipo più diffuso nelle nostre cucine e sfrutta l’energia elettrica per la preparazione dei cibi.
I forni elettrici si suddividono in ventilati, che hanno una ventola in fondo e quelli statici che, invece, non ne hanno. Poi ci sono i forni a vapore che, con la loro caldaia incorporata, scaldano l’acqua e aggiungono vapore durante la cottura. Infine, ci sono i forni di ultima generazione che sono autopulenti e raggiungono temperature altissime
La scelta tra forno statico o ventilato, durante le preparazioni, dipende molto dal tipo di cibo che dobbiamo cuocere. Se abbiamo bisogno di una cottura uniforme o se abbiamo più teglie in forno, allora dobbiamo preferire la cottura ventilata; se, invece, abbiamo dei cibi delicati o che devono lievitare, ecco che sceglieremo la cottura statica.
Anche se non serve che rimanga per sempre accesso e può essere utilizzato quando si vuole, quindi il consumo non è fisso e costante, il forno elettrico, molto spesso, può far schizzare i costi della vostra bolletta dell’energia elettrica.
Vediamo le regole d’oro per ridurre consumi di energia e impattare meno sull’ambiente
Se non usato con criterio e con i giusti accorgimenti, il forno elettrico può far lievitare i costi della bolletta.
Il forno é uno degli elettrodomestici che incidono di più sulle nostre bollette. Poiché viene utilizzato molto spesso, in alcuni casi ogni giorno, bisogna essere consapevoli dei consumi per evitare stangate sulle bollette che poi si ripercuoterebbero sulle finanze familiari. Il consumo smodato di energia si riflette anche sull’ambiente! Frequentemente, ci capita di fare errori che ci fanno sprecare una grande quantità di energia, ma, grazie ad alcuni accorgimenti, possiamo usare questo elettrodomestico in maniera ottimale.
Ma vi siete mai fatti questa domanda: “qual è l’impatto dell’uso del forno elettrico sulla bolletta della luce?”. La fase in cui si spreca più energia è quella di riscaldamento, che può arrivare a circa 3 kW. Quindi, specialmente per le quantità ridotte di cibo, sarebbe meglio se si optasse per modalità di cottura più veloci e sostenibili, come può essere, ad esempio, quella con forno a microonde, che consuma circa la metà di energia!
Ci sono, poi, alcune regole importanti che vi invitiamo a seguire quando scegliete la cottura in forno elettrico. Evitate di preriscaldarlo quando non serve o comunque più del necessario; non aprite spesso lo sportello durante la cottura; preferite la modalità di cottura ventilata. Questa modalità di cottura, quando consentito, permette di risparmiare tempo e almeno un terzo di energia rispetto alla cottura statica.
Il trucco migliore per risparmiare e che, forse, non conoscete per ridurre sensibilmente i consumi è spegnere il forno un quarto d’ora prima del tempo di cottura prefissato, lasciando il cibo in forno. Grazie al calore generato, il cibo continuerà a cuocere e potrete risparmiare all’incirca 0,35 kwh!