L’avanzamento tecnologico dei sistemi di sorveglianza e la conoscenza dei ladri per disattivarle, vanno di pari passo. Ormai i ladri sono diventati persino degli esperti di elettronica. Ma non è detto che conoscono tutti i cataloghi dei sistemi di sicurezza. Ti consigliamo una lista di quali sistemi di sorveglianza sono più ostici per i ladri e fare dei sogni tranquilli.
I sistemi di allarme elettronici hanno fatto passi da gigante negli ultimi anni. Possiamo trovare nei cataloghi dei sistemi anti tampering, anti sabotaggio, i sensori hanno delle protezioni contro lo strappo. Anche nei casi di blackout continuano a funzionare grazie ad un sistema di autoalimentazione a batterie. Insomma non sono facili da disattivare.
I ladri devono essere dei esperti di elettronica per poter disattivare i sistemi di sicurezza di oggi. Ma per questi esperti non è difficile mettere a tappetto tali sistemi. Sicuramente per un kit di antifurto da poche centinaia di euro.
Prima andremo a scoprire assieme quali sono quei trucchetti che gli i ladri utilizzano per disattivare un allarme. Ricordateveli bene, potrebbero salvare le vostre case da eventuali furti.
Scattare di continuo
Pensate al vostro antifurto che scatta in continuazione. Ogni 5 minuti parte la sirena, un suono assordante che spaventa i vicini e mette in allarme anche voi che ricevete la notifica via smartphone oppure attraverso la chiamata telefonica del combinatore GSM.
A cosa pensate subito voi? A un malfunzionamento, l’antifurto è andato in TILT. Di certo disturbiamo i vicini, soprattutto in un condominio e quindi lo disattiviamo.
Questo è un grandissimo errore. Non sarebbe altro che un invito in casa per i ladri, di fatti sono proprio loro a farlo scattare di proposito.
Come faranno? Vi chiedete. Se ci sono dei sensori esterni basta mettersi davanti a essi per farli scattare. Oppure se si trovano lontano possono utilizzare delle torce potenti per inviare una luce diretta sul sensore.
Di giorno possono usare degli specchietti per convogliare il fascio di luce solare. Se avete dei sensori alle porte, di tipo a percussione o contatti magnetici possono dare dei forti scossoni per far partire la sirena.
In questi casi non ci sono molte opzioni. Tornate a casa e vi mettete di guardia oppure vi dotate di telecamere di videosorveglianza posizionate in punti strategici, meglio se non visibili. In quel caso potete rilevare la presenza di un ladro capendo che lo sta facendo apposta.
Antifurti consigliati
Abbiamo selezionato una lista di kit di antifurto che sono piuttosto affidabili. Si va da quello più costoso della SOMFY con doppia sirena (interna ed esterna) ed un rilevatore di movimento a quello più economico della BENTEL, considerata comunque un’ottima marca.
- SOMFY KIT ALLARME CASA.
- YALE ANTIFURTO in doppia frequenza.
- D-LINK kit con telecamere di allarme.
- BENTEL kit con tastiera di controllo classica.
Telecomandi e codici
Sarà una banalità, ma non divulgate mai il vostro codice di sbocco della centralina di allarme e non lasciate in bella vista i codici, magari proprio vicino alla centrale stessa.
Attenzione anche ai telecomandi per l’attivazione e disattivazione. Possono essere intercettate le frequenze di trasmissione IR e decodificate.
Per gli antifurti che si controllano da internet, sappiate che prestate il fianco ad eventuali intrusioni. Una “backdoor” aperta nella rete è sempre un pericolo. Se volete controllare da internet l’antifurto da casa fatelo con le telecamere di videosorveglianza e non tramite centrale, oppure con le telecamere a controllo remoto che si collegano ad internet attraverso il wifi di casa.
Su internet si possono acquistare dei ricevitori con poche decine di euro. Sono dei dongle che si attaccano al pc con la presa Usb e antenna che intercettano segnali anche a distanze di 30 metri. Poiché le trasmissioni contengono un identificatore univoco per ciascun dispositivo e evento monitorati, un malintenzionato potrebbe identificare quando una finestra o una porta di una casa è stata aperta da un occupante e possibilmente utilizzarla per identificare dove si trovano gli occupanti della casa.
Attacco jammer
il jammer è un piccolo dispositivo dotato di antenne che bombarda la zona creando un campo magnetico che disturba le trasmissioni radio.
Viene usato per disattivare il Gps di un antifurto auto satellitare o rendere difficili le comunicazioni gsm di un antifurto per la casa ad esempio.
In Italia l’uso di tali apparecchi è vietato e punito dall’ articolo 617 bis del codice penale, ma non è difficile costruirlo. Molti componenti utilizzano dei sistemi anti jammering (ad esempio usano 2 o 4 frequenze di trasmissioni dati ridondanti) ma non sempre sono efficaci, specialmente se l’attacco è massivo.
Meglio con i fili che senza
Tutti i sistemi di allarme wireless utilizzano segnali di radiofrequenza inviati tra i sensori e la centralina.
I segnali di allarme vengono distribuiti ogni volta che viene aperta una finestra, oppure il passaggio di una persona indipendentemente dal fatto che l’allarme sia abilitato o meno. Quando però è attivo il sistema farà scattare l’allarme.
E’ noto che i sistemi non riescono a crittografare o autenticare i segnali inviati dai sensori ai pannelli di controllo, ciò rende facile per qualcuno intercettare i dati, decifrare i comandi e riprodurli.
E’ chiaro che non è cosa così semplice, ci vogliono ladri esperti, ma non escludiamo che possa accadere anche se si usano sistemi in doppia frequenza o in quadrifrequenza (433 e 868 Mhz).
Maltempo
Il maltempo può essere un fattore di disturbo per i sensori volumetrici. Intendiamo forte pioggia, grandine, neve ma anche nebbia. In questi casi i sensori non fanno bene il loro lavoro. Seppure siano stati progettati per funzionare anche in queste condizioni, possono avere comunque dei problemi.
I ladri possono approfittarne proprio perché sanno che in questi casi generano dei falsi allarmi, quindi i proprietari li hanno disattivati, oppure non funzionano proprio.
Blackout
I blackout non dovrebbero preoccuparvi visto che i sistemi di allarme hanno un sistema con una batteria tampone in grado di assicurarne il funzionamento. Si ma per quanto tempo? Magari non avete controllato la batteria da anni, sono scariche, durano poco e dopo un’ora hanno esaurito la loro autonomia.
E’ vero che le centraline di tipo avanzato prevedono anche questa modalità inviando un segnale di allarme proprio nei momenti di blackout, ma anche in questo caso i ladri potrebbero sfruttare la debolezza togliendo di continuo la corrente.