Sulla rivista Psychal review letters è stata pubblicata una ricerca fatta da scienziati giapponesi. Potrebbero aver scoperto un qualcosa tale da determinare dei cambiamenti rilevanti nel campo della Scienza.
Pare che abbiano individuato una materia oscura che risale a circa 12 miliardi di anni fa. Si tratta di una sostanza misteriosa che non è ancora stata ben compresa. Ecco cosa c’è da sapere.
Fin dall’antichità l’uomo ha osservato il mondo con curiosità. Ha sempre cercato di dare delle risposte alle proprie domande, ma non avendo gli strumenti giusti ha dato molto spazio alla fantasia e così è stato creato il mito cosmogonico.
Con il passare del tempo sia è affermata la teoria tolemaica (tutti i pianeti ruotano attorno alla Terra) per poi essere sostituita da quella eliocentrica (attorno al Sole i pianeti, compresa la Terra, ruotano). Di conseguenza le convinzioni dell’uomo, che si sentiva al centro di ogni cosa, sono venute meno. Chiaro segno che ciò ha modificato anche da un punti di vista culturale.
C’è stata una vera svolta quando Neil Armstrong e Buzz aAldrin della missione Apollo 11 hanno messo piede sulla luna il 20 luglio 1969. Da allora è aumentato il desiderio di esplorare realtà esterne alla nostra.
Uno degli uomini più ricchi del mondo, vale a dire l’amministratore delegato della compagnia aerospaziale SpaceX Elon Musk, ha addirittura dichiarato di voler ridurre il rischio dell’estinzione umana stabilendo una colonia umana su Marte.
Tanti passi avanti sono stati fatti, però di recente c’è stato un’altra grande scoperta da parte di alcuni ricercatori giapponesi riguardo una sostanza che costituirebbe forse l’85% del nostro Universo. Ecco tutti i dettagli.
“Nessuno si è reso conto che potevamo farlo”
“Guardare la materia oscura intorno a galassie lontane? È stata un’idea pazzesca. Nessuno si è reso conto che potevamo farlo”, parole riportate con entusiasmo da Masami Ouki, coautore dello studio e cosmologo dell’università di Tokyo.
Il team di scienziati ha esaminato 1,5 milioni di galassie nella luce osservabile ed è stato in grado di affermare l’esistenza di questa materia oscura a soli 1,7 miliardi di anni dalla formazione dell’Universo. Ma come avranno fatto? Attraverso l’utilizzo di lenti gravitazionali. Più c’è sostanza nelle galassie, maggiore è la distorsione. Tuttavia la luce è troppo debole e quindi non è possibile dare dei dati concreti.
“La nostra scoperta è ancora incerta”
La sostanza in questione è stata definita meno grumosa di quanto previsto. Fatto sta che si è ottimisti nel fare dei passi avanti. “La nostra scoperta è ancora incerta…Ma se è vero, suggerirebbe che l’intero modello è imperfetto quando si va più indietro nel tempo”. Questo è quanto riferito dal capo dello studio Hiranao Mitatake.