Le due aziende Google e Sonos sono di nuovo ai ferri corti al punto tale da ricorrere nuovamente alle vie legali. Sembrava che la faccenda si fosse conclusa, ma stavolta a fare una denuncia ci ha pensato proprio l’azienda di Mountain View contro la Sonos. Andiamo a scoprire la goccia che ha fatto nuovamente traboccare il vaso.
Google è un’azienda statunitense che offre servizi on-line e ha la sede a Mountain View in California. Offre servizi come i motori di ricerca Google, sistema operativo Android, il sistema operativo Chrome OS e servizi web (YouTube, Gmail, Play store e Google Maps). Dal 2001 ha acquistato oltre 160 aziende, ma solo nel 2011 ha acquisito la società Ita Software, specializzata nei dati sui prezzi dei voli aerei. Non a caso dopo sei mesi è nato Flight search, ovvero un motore di ricerca che aiuta a orientarsi nel settore dei viaggi.
L’azienda Sonos è un’azienda statunitense di elettronica di consumo con sede a Santa Barbara, in California. Il suo scopo è mettere sul mercato sistemi di altoparlanti attivi e componenti hi-fi che sono collegati in rete tramite wlan. Si può utilizzare un sistema audio controllato da un’app sullo smartphone, tablet PC, desktop PC o in parte tramite controllo vocale. Attualmente offre 7 altoparlanti amplificati: 4 altoparlanti intelligenti, 2 soundbar, 1 a base audio e 1 sabwoofer.
Adesso avrà inizio una nuova battaglia legale, ma stavolta Google ha fatto partire delle denunce per delle violazioni alquanto rilevanti.
Andando nello specifico, Google ha fatto due denunce al tribunale della California. Il motivo? La violazione di sette brevetti che riguardano delle tecnologie usate negli altoparlanti, come Voice control. Gli ingegneri della Google hanno collaborato con quelli della Sonos per aggiungere supporto di Google assistant senza concedere mai l’uso delle tecnologie.
Un membro dell’azienda Google ha dichiarato: “La Sonos continua a violare dei brevetti avviando una campagna ingannevole: “Piuttosto che competere sulla base dell’innovazione e della qualità dei prodotti, Sonos ha deciso di competere in tribunale e ha avviato una campagna aggressiva e fuorviante contro i nostri prodotti, a spese dei nostri clienti condivisi. Preferiamo l’innovazione al contenzioso, ma le loro azioni non ci lasciano altra scelta che difendere la nostra tecnologia e sfidare la chiara e continua violazione dei nostri brevetti da parte di Sonos”.
Google presenterà queste denunce all’International Trade Commission nei prossimi giorni per chiedere il blocco delle importazioni dei seguenti prodotti: Sonos Move, Roam, Roam SL, Arc, Beam, One, One SL, Five e Ray.
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