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Scienza: arrivano dei segnali radio da Abell 3.266. Ecco cosa c’è da sapere

Abell 3.266 – Passionetecnologica.it

In questi giorni la Scienza sta facendo grandi passi avanti con le ultime scoperte fatte grazie a ricercatori professionisti e alla tecnologia moderna.

Dopo la scoperta di una sostanza misteriosa, dell’energia sprigionata dalla fusione di due stelle e di’ una nuova galassia mai osservata fino ad oggi, adesso si sta parlando di un’ammasso di galassie 800 milioni di anni luce dalla Terra. Andiamo a scoprire tutti i dettagli.

Alcuni ricercatori giapponesi hanno individuato, grazie all’utilizzo di lenti gravitazionali, la presenza di una sostanza che costituirebbe l’85% del nostro Universo. Questa materia oscura probabilmente risale a soli 1,7 miliardi di anni dalla formazione del tutto. Tuttavia la luce è molto debole, ragion per cui bisognerà andare avanti con le ricerche.

Gli astronomi della NASA hanno individuato con il Telescopio James Webb un corpo celeste che hanno chiamato CEERS-93316 analizzando la luce che emana. Pare che la luce sia partita appena 235 milioni di anni dopo il Big bang e ha viaggiato per oltre 13,55 miliardi di anni. Si parla di una vera e propria galassia, dal momento che è un oggetto che risulta non compatto.

Infine gli scienziati dell’Università Radboud e di Northwestern hanno potuto registrare un’energia sprigionata dall’incontro di una stella di neutroni con un’altra e ciò ha provocato dei lampi di raggi gamma che avrebbero spolverizzato la Terra se si fosse trovata nei paraggi.

Adesso si dice che ci sia un ammasso di galassie a 800 milioni di anni luce dalla Terra chiamato Abell 3266. Andiamo a scoprire tutti i dettagli.

Segnali radio provenienti da un ammasso di galassie

Degli scienziati hanno dichiarato di aver ricevuto dei misteriosi segnali radio dallo spazio. Per questo motivo hanno cercato di capire la fonte. La radio ha colto dei segnali da una galassia ormai spenta. Andando nello specifico, per vedere il modo più dettagliato, sono stati utilizzati il radiotelescopio ASKAP e dell’ATCA (Australia telescope compact Array).

Si tratta di una scoperta sensazionale perché gli ammassi di galassie ci permettono di studiare tanti processi, come il magnetismo e la fisica del plasma, cose che ovviamente non si possono ricreare nei laboratori. Se si proseguirà nello studio di Abell 3.266 allora sicuramente si otterranno tante informazioni su come funziona l’Universo.

Segnali radio – Passionetecnologica.it

Curiosità su Abell 3.266

Abel 3.266 è situato in direzione della costellazione del Reticolo (una delle 88 costellazioni moderne. È quella minore dell’emisfero Sud e le due stelle più brillanti sono Canopo e Achemar) alla distanza di circa 800 milioni di anni luce. È uno dei più grandi ammassi nel cielo meridionale e nella porzione a noi vicina dell’Universo.

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